Questo post racconterà una storia, una storia che parla di riso, una storia che parla di una famiglia e di tutta la bellezza che circonda questa realtà.
Oggi vi parlerò della storia dell’Azienda Agricola Rovere.
Tutto iniziò nel 1968 quando il nonno di Matilde vendette tutti i suoi averi per comprare terre e una cascina a Langosto dove coltivare riso, e successivamente nel 1971 a Tricerro nel vercellese (dove sono stata ospite).
Il papà e lo zio di Matilde proseguirono il lavoro del nonno, lavoro che ora sta passando in mano proprio a Matilde e a suo cugino Mirko.
Come si coltiva il riso?
Durante la mia visita Matilde e il suo papà hanno cercato di spiegarmi come avviene la coltivazione del riso e tutti i suoi passaggi.
A Tricerro i campi fanno parte di un parco naturale.
L’azienda pratica una coltura del riso atta alla conservazione della flora e fauna locale, un’ideologia più che condivisa visto che il territorio va vissuto, oltre che lavorato.
Quindi quale motivo più valido per prendersene cura?
Innanzitutto le lavorazioni inizano a marzo e non in autunno in modo da permettere alla terra di riposarsi e a tutti gli animali di viverci sereni.
Si inizia con l’aratura e si procede con la livellatura.
La livellatura è una pratica importantissima: il livello dell’acqua deve essere sempre uguale ovunque, altrimenti comprometerebbe tutto il raccolto.
Dopo la livellatura, che rende il campo simile a un tavolo da biliardo, si passa alla concimazione, alla fresatura e alla semina.
La semina del riso può avvenire con due metodi: semina in acqua e semina in asciutta.
La semina in asciutta è una pratica che sta prendendo sempre più piede, prima di tutto per sopperire al problema della mancanza d’acqua che ha colpito il mondo e poi perchè più semplice e meno laboriosa.
Nell’azienda agricola Rovere, invece, hanno deciso di coltivare in acqua dove la resa del riso è decisamente migliore, mantenendo la tradizione di famiglia.
L’azienda ha adottato un’etica del lavoro che io ho amato sin da subito.
La concorrenza fra piccoli produttori non può esistere, sono tutti agricoltori, il proprio riso sarà sempre diverso dagli altri e tutti amano la propria terra, rispettandola e preservandola al meglio.
Per questo motivo hanno anche molte collaborazioni con aziende del luogo, aiutandosi a vicenda.
Questo denota un profondo senso di appartenenza al luogo dove si vive, una cultura ben radicata e, sopratutto, il lavoro è visto per come è realmente e per ciò che può donarti, non una mera forma di business.
Il loro riso
A Tricerro mi hanno invitata ad assistere al taglio del riso Sole.
Il riso Sole è un riso tondo. Presenta un chicco corto, tondo, cristallino.
Mentre il Carnaroli lo coltivano a Langosto.
Il riso, dopo che viene raccolto, viene fatto essiccare per arrivare al grado di umidità giusto per non farlo marcire, poi viene fatto riposare per un mese in magazzino dove le sue caratteristiche organolettiche si assesteranno.
Il riso, non carnaroli, successivamente verrà sbramato e poi portato nelle riserie con cui collaborano.
Tutto il loro riso non viene sottoposto alla ceratura nè alla lavatura.
La differenza?
Vediamo il vero colore del chicco e un profumo unico.
Il carnaroli
Il carnaroli, invece, dopo la raccolta, essiccazione e riposo viene mandato ad una riseria dove verrà lavorato a pietra.
La lavorazione a pietra permette di lasciare le caratteristiche del chicco più integre.
Donando al riso un profumo ineguagliabile.
Perchè si, il riso, non da supermercato, profuma.
Il periodo più adatto per mangiare il riso e apprezzarne tutto il suo gusto è entro l’anno di produzione.
Altri prodotti
Dalla terra non si butta nulla e l’azienda agricola Rovere ne ha fatto tesoro.
Oltre al riso abbiamo la possibilità di assaggiare da loro, tramite collaborazioni di laboratori specializzati nel territorio:
Farina di riso
Preparati per dolci
Risotti
Pasta di riso ( ottime le fettuccine al peperoncino)
Biscotti (a breve i baci di dama con cioccolato ruby e gold)
Grissini
Pane (su ordinazione)
La Storia continua…
Ebbene si!
Questa meravigliosa azienda ha un passato molto ricco e importante e un futuro pieno di soddisfazioni e successi.
Un’azienda che si fonda su basi solide, ma con una visione del futuro veramente ampia e totalizzante.
Cosa dire se non buona fortuna?
Ci rivediamo a marzo!
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